Jungo è il classico gioco di carte che si può far giocare a chi oltre “Uno” non è mai andato!
Portabilissimo. In una scatoletta piccolina, retata e molto resistente, troviamo un regolamento molto lineare e chiaro ed un mazzo di carte retate anch’esse. Grafica delle carte molto simpatica ed il tema delle scimmiette mi sembra che ultimamente stia prendendo il sopravvento nei giochi da tavolo!

- Numero giocatori: 3-5
- Età: 10+
- Versione recensita: Ghenos Games
- Autori: Toshiki Arao e Laura Michaud
- Ingombro sul tavolo: Minimo*
(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante, tavolo da 6+ persone)

Jungo è un gioco molto veloce e semplice: si distribuiscono un numero di carte a seconda del numero di giocatori, le carte le dovremo tenere in mano così come pescate, senza mai poterle cambiare di posizione. Lo scopo di Jungo è riuscire a sbarazzarci di tutte le nostre carte per primi e così vincere la partita, ma il meccanismo del gioco ci renderà complicato farlo, ed inserisce un aspetto strategico che alle prime partite viene di solito sottovalutato!
Il gioco è semplicissimo: Possiamo liberarci delle carte solo giocando una combinazione di carte con lo stesso valore, e adiacenti nella nostra mano. Inoltre la combinazione deve essere più forte di quella presente sulla tavola. Pe ottenere una combinazione più forte dovremo giocare uno stesso numero di carte ma di valore maggiore, oppure un maggior numero di carte di valore inferiore. Se ad esempio sul tavolo sono presenti 3 due, potremo scartare 3 carte di valore tre o maggiore, oppure 4 carte di valore inferiore. Se non possiamo calare carte pescheremo una carta dal mazzo che aggiungeremo alla nostra mano, e se ci permette di giocare una combinazione, la giocheremo immediatamente, dicendo ”jungo” (sempre e solo che siano adiacenti nella nostra mano); altrimenti potremo scegliere di aggiungerla in qualsiasi punto della nostra mano, o semplicemente scartarla.

Ogni volta che giocheremo una combinazione più forte di quella presente in tavola, potremo decidere se scartare quest’ultima oppure aggiungerla alla nostra mano in qualsiasi posizione vogliamo. In questo caso bisogna ponderare bene la scelta e capire se le carte presenti sul tavolo possono aiutarci a ottenere una combinazione più alta che ci consenta di liberarci di tante carte senza essere superati dagli altri giocatori (altrimenti rischieremo di favorirli).
Ho notato che alla prima partita di Jungo i ragazzi si sono preoccupati di eliminare le carte puntando a liberarsi la mano, per poi trovarsi verso la fine della partita con tante carte difficili da scartare. Alle partite successive hanno iniziato a entrare nel gioco, e a prendere in mano le carte sul tavolo nel momento in cui, ad esempio hanno capito che avere 5 carte da 1 ci permette di competere anche contro 4 carte da 8! Evidentemente non è una cosa immediata, e forse giocatori troppo piccoli avrebbero difficoltà a comprenderlo.
Abbiamo giocato a Jungo in una settimana concitatissima; ebbene è talmente tranquillo che anche se stanchi o con mille pensieri in testa siamo riusciti a giocarlo e ritagliarci 10 minuti di divertimento e spensieratezza.

Antonio e Tommaso lo hanno apprezzato moltissimo e spesso li ho trovati a proporlo a qualcuno. Unico punto limitante è il numero minimo di 3 giocatori, che in effetti sembra necessario. In due non funzionerebbe, una volta per disperazione e dietro una decisa insistenza di Tommaso, abbiamo provato a giocarlo con il morto (facevamo cioè giocare al giocatore fantasma la mossa logicamente più conveniente, e in maniera un pò arrangiata ce la siamo cavata).
Jungo è il classico gioco di carte con cui non si sbaglia mai, sia che abbiamo un pomeriggio tra amici che se dobbiamo fare un pensierino a qualcuno che conosciamo poco, e vogliamo azzardare con un gioco! Naturalmente Jungo è subito entrato nella lista dei giochi da portare agli eventi che seguiamo!
Ringraziamo Ghenos Games per averci inviato una copia del gioco per la recensione.
Il commento di mio marito: “Semplice, intelligente, divertente”