Maple Valley mi ha lasciata senza parole quando ho aperto la scatola… chi mi conosce sa quanto sia difficile che io non parli…
Ad un primo impatto dà la sensazione di essere un gioco molto complesso ed invece è tutto molto semplice. La sua grafica e il suo tema accattivante possono vincere le resistenze anche delle persone più diffidenti nei confronti di quello che si presenta a prima vista come un “giocone”. Così vincendo le loro esitazioni iniziali scopriranno un gioco semplice e molto bello. Ci tengo a sottolineare che nonostante la semplicità, il gioco ha comunque una profondità che non è banale, data dalla necessità di ricorrere a strategie flessibili e di lungo periodo.
- Numero giocatori: 1-5
- Età: 8+
- Casa editrice recensita: Cranio Creations (deluxe edition)
- Autori: Roberta Taylor, Shawna Jc Tenney e Joshua Cappel
- Altre versioni ed espansioni: Maple Valley; Amici piumati (mini espansione); Corvo errante (mini espansione)
- Ingombro sul tavolo: Importante*
(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante, tavolo da 6+ persone)
Questa recensione di Maple Valley è fatta in anteprima grazie a Cranio Creations che ha permesso a ToyMagazine di acquistare, in anticipo sull’uscita ufficiale una copia del gioco.
Partendo dall’apertura della scatola, ciò che mi ha lasciato senza parole sono i componenti di questa versione deluxe. Per chi non conosce il mondo del gioco, è doveroso spiegare che I giochi spesso vengono prodotti tramite una campagna su piattaforma kickstarter, grazie alla quale chiunque può sostenere il progetto, di fatto comprando il gioco che esiste solo su carta: se in tal modo si raggiunge la somma definita, il gioco viene prodotto con una serie di bellissimi componenti speciali, solitamente miniature o oggettini in legno finemente sagomati e super colorati, come in questo caso, e elementi porta-materiali che mantengono in ordine la scatola ed aiuta anche il settaggio del gioco. Quando il gioco entra in produzione, le case produttrici propongono questa versione come deluxe, ma stampano anche una retail, che lascia il gioco invariato solo sostituendo il cartoncino alla plastica o al legno (in questo specifico caso i beni e curiosità sono in cartoncino sagomato ed al posto delle 10 impronte si avranno 10 cubetti per giocatore), per abbassare il costo del gioco e renderlo fruibile ad una platea di giocatori più vasta. E naturalmente anche se i materiali sono meno preziosi, la qualità della resa può essere comunque molto alta.
Nella scatola di Maple Valley troveremo:
- un tabellone abbastanza grande e molto colorato
- 7 tessere “sole”: le useremo per segnare i 5 round. Ogni tessera individua un bene specifico che sarà più abbondante durante quel round; ora poiché i round sono solo 5, va da sé che in ciascuna partita due delle tessere non saranno utilizzate.
- 5 plance giocatore double face a forma di zaino, molto belle resistenti e chiare nelle icone
- 72 carte preparativo, le cui richieste andremo a soddisfare e che oltre a darci punti a fine partita possono innescare delle interessanti “combo” tra loro.
- 7 carte festa, di dimensione maggiore rispetto a quelle degli altri mazzi, fra le quali pescheremo 3 carte ad ogni partita e ci forniranno punti a fine partita
- 6 carte avamposto, stessa dimensione delle carte festa: ne utilizziamo solo 2 a partita
- 40 carte distintivo che potremo collezionare e che oltre a darci punti ci attribuiranno delle specifiche abilità da sfruttare durante la partita
- 36 carte amico che potremo ottenere utilizzando i segnalini curiosità e che andranno a costituire il mazzo “amico” che ci permette di muoverci sul tabellone
- 12 carte passeggiata
- 5 carte amico iniziali che rappresentano i giocatori con i relativi 5 (carinissimi) token gioatore e 10 cubetti giocatore del colore associato
- Un verme che segnala primo giocatore
- 13 segnalini boschetto e 6 curiosità
- 126 segnalini “bene” e 54 segnalini curiosità con 12 basi moltiplicatore
Tornando a noi, dopo aver ammirato per un lasso di tempo quasi vergognoso tutti i pezzi, ho letto il regolamento, che mi dava l’idea di essere impegnativo. In realtà ha superato a pieni voti il pressure test, visto che sono riuscita a leggerlo mentre Antonio e Tommaso facevano i compiti interrompendomi continuamente. Il regolamento è privo di errori e perfettamente chiaro. Tra l’altro il tutto è efficacemente riassunto in una pagina finale, proprio a testimoniare la semplicità e schematicità del flusso di gioco.
Sono i primi giorni di primavera e gli animaletti del villaggio di Maple Valley stanno preparandosi per l’annuale Sagra primaverile. Dovremo raccogliere gli ingredienti giusti per i preparativi della festa. Al sopraggiungere del tramonto, quale sarà l’animaletto avventuroso che porterà più gioia alle celebrazioni di quest’anno?
Ho avuto l’ardire di intavolare Maple Valley dopo cena, nonostante mi sentissi cotta, con Tommaso, il quale rientra pienamente nel target di età indicato dalla scatola. Mi ero preparata ad una lunga spiegazione delle regole: in realtà il tutto è stato molto veloce e semplice, perché il gioco ha un flusso molto lineare e la spiegazione del regolamento è stata molto semplice. Nonostante la grande varietà di oggetti e componenti, si è portati a pensare di dover immagazzinare tantissime informazioni, ma non è affatto così, visto che nonostante la stanchezza abbiamo potuto giocare la prima partita tranquillamente e divertendoci. Tommaso lo ha adorato subito ed è entrato nel flusso di gioco con una facilità che veramente non mi aspettavo.
Lo abbiamo giocato anche un pomeriggio, con due amici di Tommaso: Luca e Tobia che ne sono rimasti entusiasti, hanno confermato la semplicità delle regole e la bellezza del gioco, tornati a casa hanno chiesto entrambi ai propri genitori di prenderlo! Direi che Maple Valley ha superato l’esame a pieni voti! Naturalmente avendolo giocato in 4 i tempi si sono allungati ma non ha prodotto un effetto dispersivo, anzi più si andava avanti nel gioco e più erano presi nelle strategie, ed era tutto un “AHA! Dopo so che fare! – Al prossimo turno raccolgo un sacco di cose! – al prossimo turno farò un sacco di preparativi!…
Maple Valley è un set collection in cui dovremo ottenere beni e curiosità secondo le richieste delle nostre carte preparativo nella nostra mano; queste carte ci permetteranno una volta completate di occupare le carte festa con i nostri cubetti. Nel corso del gioco, soddisfacendo le richieste delle carte “amici” potremo prenderle per rinforzare il mazzo “amici” che serve a muoverci più agilmente sul tabellone, aiutandoci inoltre nella raccolta di beni e curiosità. Inoltre potremo ottenere dei distintivi, fino a 4 che ci daranno benefici particolari nel corso della partita. Le nostre carte preparativo risolte ci permettono di mettere la nostra presenza su una carta festa tra le 3 in gioco: quando infatti saranno soddisfatte le richieste delle carte festa, chi avrà la maggioranza in termini di presenza all’evento, conseguirà benefici maggiori degli altri.
Le carte sono molte e come si capisce dalla presentazione della componentistica, possono conferire notevole variabilità al gioco (nel setup iniziale utilizzeremo 5 tessere “sole” su 7, 2 carte “distintivo” su 6, 3 carte “festa” su 7). Anche se contengono testo da leggere, il ritmo di gioco non ne risente, visto che possono essere facilmente consultate durante i turni altrui e hanno icone molto chiare che facilitano la comprensione. E naturalmente, utilizzando le carte giuste potremo utilizzare diversi effetti combo che ci daranno più punti o benefici. Ho riscontrato un solo errore di stampa sulla carta festa “quadriglia”, nel cui testo manca la parola “vetrina”; c’è da dire, però che nel regolamento si trova la foto della stessa carta con il testo corretto, così che il gioco non ne ha risentito.
Altro punto importante è il tabellone di gioco, vedendolo in foto si è portati a pensare (almeno io l’ho fatto) che sia complicato, di difficile lettura. In verità non è affatto così: i percorsi sono chiari, e distinti per colore (in blu i sentieri fluviali, in marrone quelli rocciosi, in verde quelli boschivi); il tabellone presenta inoltre degli utili simboli che aiutano anche i giocatori con problemi di daltonia, a visualizzare i percorsi, ad alloggiare correttamente i talloncini e le carte sulla mappa.
Maple Valley non è affatto un gioco lungo, ma intenso. Il gioco si conclude infatti in 5 round che hanno una durata crescente, visto che mano a mano aumentando le carte “amico” nella nostra mano accresceremo anche lo spettro delle nostre azioni possibili. Ho particolarmente apprezzato il meccanismo di fine round, per il quale dopo aver contato le carte in mano a ciascuno, i giocatori che ne avranno un numero minore, andranno a pescare carte passeggiata, fino a che tutti quanti avranno lo stesso numero di carte in mano. Queste carte passeggiata non ci permettono di camminare sul tabellone, ma conferiscono risorse: in questo modo è garantito un effettivo equilibrio che si mantiene per tutta la partita evitando che un giocatore possa “stracciare” gli altri giocatori puntando sulla costruzione del mazzo “amico”.
Maple Valley è un gioco family per eccellenza! Assolutamente semplice nelle regole, anche se non banale, con un tema favoloso che ha nelle illustrazioni il suo top. Secondo me perfetto per neofiti che non si lascino spaventare da un regolamento che va oltre le 3 pagine (è uno dei regolamenti più leggibili che ho affrontato).Trovate qui la versione retail.
Ora dico ciò che per tutti i giocatori scafati è scontato dire: Maple Valley nasce nel contesto di un gioco (suo fratello maggiore) molto apprezzato che è Creature comforts, ma se ne distanzia proprio per aver voluto diventare un gioco family di più ampio respiro. La tematica e la grafica sono pressoché uguali, ma il gioco è molto semplificato.
Direi anzi che, Maple Valley per essere un family, aiuta però a fare un passo verso meccaniche più complesse, senza lasciare troppi traumi nei bambini e soprattutto nei genitori che devono spiegarlo. I giocatori dovranno visualizzare la strategia più performante per conseguire le risorse di cui hanno bisogno, e ottimizzare l’interazione fra le carte nella loro mano, cosa che per r bambini di 8 anni non è affatto un esercizio banale, anche tenuto conto dell’aleatorietà determinata dalla pesca delle carte. Per molto tempo potremmo avere la sensazione del “vorrei ma non posso”: vorrei risolvere quella carta, ma mi serve quella specifica risorsa che le mie carte “amico” non mi consentono di ottenere nell’immediato…si tratterà allora di elaborare strategie di lungo periodo, o quantomeno di ingegnarsi per ricavare il meglio dal turno presente.
Altro aspetto apprezzabile secondo me, è la mancanza di una interazione diretta volontaria tra i giocatori: al massimo puoi togliere agli altri la carta che avevano puntato, ma sicuramente ne uscirà un’altra altrettanto allettante: in ogni caso non tenderai a prenderla per toglierla all’altro, ma più probabilmente perché serve a te. Questo rende il gioco tranquillo e poco “cattivo”, cosa che potrebbe far storcere il naso a chi ama la competizione diretta. Per quanto mi riguarda non dispiace ogni tanto perdere una partita senza essere maltrattata dai miei figli, e quindi apprezzo anche meccaniche di questo tipo.
Un discorso diverso farei per il solitario che, non mi ha convinta in toto. Solitamente sono una sostenitrice dei giochi che prevedono una versione in solitario: lo trovo anzi un modo molto efficace per capire meglio il flusso di gioco. In questo caso non è servito, perché essendo la meccanica stata chiara sin dal primo round, ho provato il solitario solo per un interesse di studio. Inizialmente mi ha lasciato perplessa la mancanza di un qualcos’altro contro cui giocare (un bot, un giocatore fantasma di qualche genere….) resta però del tutto intatta quell’esperienza del vorrei ma non posso che, anche in assenza di un bot, lascia l’esito di gioco indeterminato fino alla fine. Così che, tutto sommato, forse un bot non era necessario.
Un’ultima considerazione sull’edizione kickstarter di Maple Valley: gli organizer hanno spazi eccedenti rispetto al volume effettivo delle carte, cosa che mi fa ben sperare che anche una volta imbustate (anche se son abbastanza robuste, credo che lo farò) riusciranno comunque ad entrare nella scatola senza troppi problemi (altra faccenda sarà trovare bustine per tutti e 3 i formati delle carte). La scatola dei vari beni e curiosità è utilissima e permette di giocare praticamente subito. Tutto lo spazio è sfruttato al massimo, volendo trovano posto anche le 2 mini espansioni, e si ha qualche difficoltà solo a prendere le plance giocatore dalla scatola, esattamente inserite tra gli organizer.
Ringraziamo Cranio Creations per averci permesso di acquistare in anteprima la scatola di Maple Valley.
Il commento di Tommaso: Puoi fare delle mosse pazzesche che ti cambiano la giocata!