Le catacombe di Karak è arrivato come regalo di compleanno ad Antonio dalla zia! Era tantissimo tempo che non ci capitava di aprire un gioco con così tante fustelle!!!
Karak i miei figli lo hanno provato ad un evento di GdtRomaPlayers un Long day play al Ludicogame. AntoMatto lo aveva portato appositamente per farlglielo provare sapendo di trovarli, diciamo che Antonio è un ottimo spacciatore di giochi ed infatti questo titolo li ha subito conquistati! La zia ha, senza saperlo, esaudito una richiesta abbastanza pressante!

- Numero giocatori: 2-5
- Età: 7+
- Casa Editrice Recensita: CreativaMente
- Autori: Petr Miksa, Roman Hladik
- Espansioni ed altre versioni: Karak goblin (multilingua); espansione Regent (Italiano); Karak set miniature; espansione Karak Sidhar-Kirima-Elspeth
- Ingombro sul tavolo: Importante*
(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante, tavolo da 6+ persone).

Karak è un competitivo arrivato nel momento giusto, perché io mi ero un po’ stufata di giocare avventure solo cooperative e questo titolo, invece, pur appartenendo ai dungeon crawler (che termini che uso!!!) finalmente mi permette di perdere come sempre; ma almeno fa vincere uno dei figli!

Partiamo dai materiali che trovo ottimi, praticamente tutto è di cartoncino spesso e resistente e le fustelle si sono staccate senza nessun problema, abbiamo anche un sacchetto in tessuto dove andremo a tenere i mostri e tesori da pescare durante il gioco e 2 dadi di legno che serviranno per affrontare i mostri. Ci sono 8 tipologie di mostri, ognuna con un valore numerico che indica la loro forza. Sul retro le tessere mostro raffigurano l’equipaggiamento che possiamo raccogliere dopo averlo sconfitto. Ci sono 3 tipologie: armi, incantesimi o le chiavi per aprire i forzieri dei tesori.
Gli Eroi, i personaggi che possiamo interpretare, sono 6. Ogni Eroe ha una tessera che mostra le sue due abilità speciali e la pedina in cartone.



Le plance dei giocatori sono su due livelli, così si hanno degli alloggiamenti dove rimane tutto in ordine. Al centro c’è posto per la scheda dell’Eroe invece la vita è raffigurata con dei segnalini cuore che hanno degli appositi riquadri sulla plancia. Il retro dei segnalini mostra dei teschi da rivelare quando perdiamo dei punti vita.


Abbiamo poi le tessere catacomba che sono quadrate e rappresentano corridoi e stanze, solo alcune(pochissime) hanno il simbolo del cuore( serve per riprendere tutta la vita iniziale) o il simbolo del portale che ci permetterà di spostarci tra loro.
Trovo molto intrigante il fatto che in Karak noi dovremo perlustrare le catacombe al buio e quindi andremo a pescare di volta in volta delle tessere che mostreranno corridoi o stanze e ogni volta che pescheremo una stanza andremo a pescare anche un mostro che saremo costretti ad affrontare. Così facendo andremo a costruire un labirinto di corridoi e stanze in cui potremo trovare mostri non battuti dai nostri avversari oppure equipaggiamenti lasciati nelle stanze, nonché tesori non aperti.


Se vinciamo il combattimento giriamo la tessera mostro sul retro per svelare l’equipaggiamento. Se abbiamo posto sulla nostra plancia giocatore possiamo raccoglierlo. Se non abbiamo posto o non ci interessa (ad esempio un’arma più debole delle nostre) lo lasciamo nella stanza. Infatti possiamo possedere un numero limitato di oggetti. Il surplus viene lasciato per strada, a disposizione di chi è stato meno fortunato nella pesca o nella lotta. Questo fa sì che i vari eroi, evolvano e migliorino in maniera pressoché uniforme, dando a tutti i giocatori le stesse probabilità di vittoria.
Se perdiamo il combattimento perdiamo un punto vita e possiamo ritentare il turno successivo.
Finiti i Punti vita il personaggio perde i sensi e perderà solo turni per rimettersi in forza. Un mostro particolare è la Mummia. Il giocatore che sconfigge una mummia infligge la sua maledizione su un giocatore a sua scelta. La maledizione è un segnalino che copre le abilità speciali dell’Eroe e non può usarle fino a quando non se ne libera. Per farlo deve sconfiggere un’altra mummia e cedere la maledizione a un altro giocatore.

Potremo trovarci ad avere chiavi per aprire tesori che non troviamo o raggiungiamo abbastanza in fretta, oppure avere equipaggiamenti meno performanti e non riuscire ad incappare ed abbattere mostri che ci diano equipaggiamenti più forti. Karak finirà appena un giocatore avrà sconfitto il Drago che è il mostro con vita più alta in assoluto e che non sarà così facile battere, Tommaso alla prima partita convinto che battere il drago decretasse la vittoria appena ha potuto lo ha fatto, peccato che la vittoria si ottenga in base al numero di tesori raccolti durante la partita e così ha regalato ad Antonio la palma della vittoria. Tommaso si è sentito comunque soddisfatto!

In Karak nessun personaggio muore, non c’è il rischio di essere eliminati dal gioco, e questo lo rende perfetto introduttivo per i bambini e per giocare in famiglia.
Karak come avrete capito ha una fortissima aleatorietà, questo potrebbe non piacere, però nella meccanica del gioco in realtà trovo che la pesca di tessere e mostri sia veramente divertente, appassionante perché non sapremo mai cosa potrà accaderci di affrontare e di conseguenza quale tesoro o equipaggiamento potremmo aspirare ad ottenere, di contro se si ha un carattere un po’ rosicone potrebbe esser messo in condizione di frustrazione se la pesca è particolarmente sfortunata, come accade a me praticamente sempre, in più i combattimenti si decidono con il tiro dei dadi, ed io in questo sono veramente pessima! L’unico potenziale punto debole del gioco è nella pesca del Drago. Se esce nei primissimi turni la partita diventa brevissima. Se non esce “mai” la partita rischia di prolungarsi un po’ troppo.
Esistono anche due espansioni. Regent, che aggiunge 4 nuovi personaggi e alcune regole aggiuntive, e Sidhar-Kirima-Elspeth, che aggiunge altri 3 personaggi. Attualmente solo Regent si trova in Italiano.


Il limite di età lo trovo giusto, perché le regole possono essere seguite tranquillamente anche da un bambino di 6 anni però nei combattimenti bisogna addizionare i numeri dei dadi e equipaggiamenti e questo può essere fatto con l’aiuto di un adulto che giochi insieme ai bambini, altrimenti potrebbe trovarsi in difficoltà un bambino che non conosce o conosce da poco le addizioni.
Karak è un ottimo family e lo consiglio spassionatamente anche a chi deve mettere figli di età molto diverse al tavolo, perché soddisfa grandi e piccoli.
Il commento di mio marito: “fantasy light ma che da soddisfazioni”