Oltre è stato il regalo di Natale dell’anno scorso per tutta la famiglia, scelto da mio marito.

I nostri figli, avendo già provato moltissime meccaniche, sono difficili da colpire; così abbiamo pensato di provare il genere narrativo a campagna ed Oltre è perfetto per loro, che chiedono di giocarlo in continuazione.

la scatola

(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante, tavolo da 6+ persone).

partita in corso

In Oltre saremo dei Ranger della Satrapia (ma perché non dei cavalieri????) che dovranno difendere il territorio, risolvendo problemi e affrontando difficoltà, guadagnando prestigio e gloria. Ogni personaggio ha sue caratteristiche specifiche e abilità, che risulteranno piuttosto importanti nella risoluzione dei problemi e delle prove che andremo ad affrontare durante il gioco.

Oltre è un gioco cooperativo e, come di consueto, si vince solo in un modo, concludendo cioè in maniera positiva la cronaca scelta, ma si può perdere in diverse maniere, nella fattispecie tre: fallendo l’ultima sfida, o facendo precipitare a zero gli indicatori del prestigio o della difesa.

Un indiscutibile punto di forza di Oltre sta nel fatto che la storia che andiamo a giocare, con tutte le sue evoluzioni verrà letta come dalle pagine di un libro: la componente narrativa sarà dunque molto sentita anche perché, spesso ci troveremo davanti a decisioni che ci verranno presentate da carte lette da altri, senza conoscerne i dettagli né gli esiti possibili, quasi confrontandoci con una narrazione aperta di esiti possibili. L’introduzione di questo meccanismo secondo me è stata una scelta vincente perché rende Oltre un gioco molto immersivo.

Io non amo giochi che abbiano molto testo da leggere, perché spesso questo allunga parecchio il tempo di gioco. Con Oltre è tutta un’altra faccenda, poiché in effetti la narrazione degli eventi anche se riguardanti altri cavalieri ti prende. Tra l’altro, avendo alle spalle un numero considerevole di partite, posso dire che la grande varietà di eventi e di sviluppi narrativi che i diversi mazzi e libri di cronache consentono, si integrano sempre in maniera coerente con la narrazione principale. Questo lo trovo fantastico e fa capire veramente la mole di lavoro che deve esserci stata dietro ad un titolo del genere.

Per quanto mi riguarda, trovo questo gioco interessante anche dal punto di vista pedagogico, perché non solo aiuta i bambini nella lettura, ma anche nella comprensione e nell’ascolto, ma li abitua anche ad affinare le capacità di calcolo e di decisione in condizioni di informazione limitata, il tutto nel contesto di una narrazione avvincente piena di scenari fantastici, personaggi cattivi, portali magici e tutto ciò che un universo fantasy può produrre… L’unica cosa che io non riesco a spiegarmi è la completa assenza del concetto di “cavaliere”…

Oltre ha componenti stupende, a cominciare dalla scatola stessa che è strutturata in 4 forzieri che consentiranno di tenere tutto il materiale in ordine; poi ci sono i ranger in legno sagomato e dipinto con dettagli molto curati; altrettanto curate sono le rispettive plance personaggio che si rifanno alle vetrate medievali e gotiche, sulle quali troveremo indicazioni circa la storia le caratteristiche del personaggio, nonchè dei poteri di cui è dotato. Sempre in legno sono gli altri indicatori, i cubi successo e i dadi, eccezion fatta per il dado dei luoghi che è in plastica.

Tutti gli altri segnalini sono in cartone spesso, colorati e ben fatti, e tutte le carte presenti hanno un ottimo spessore.

Avremo inoltre un tabellone comune contenente i tracciati prestigio e difesa e che rappresenta Satrapia sulla quale i nostri ranger dovranno spostarsi: divisa in 8 regioni con altrettanti villaggi ed incombenze (problemi da risolvere) e al centro una fortezza, all’interno della quale dovremo ricostruire gli edifici cadenti. Poi c’è il tabellone dove si colloca la cronaca scelta (ne avremo varie: 2 corte e 5 lunghe, a seconda del tempo a disposizione per giocare), sul quale posizioneremo anche  le carte: evento, incarico, incombenza e problema, e che contiene anche un tracciato temporale con l’indicatore avversità. Insomma da leggere non mancherà!

Il giocatore di turno lancia il dado e muove l’indicatore avversità, compie le azioni indicate sulla casella dove è capitato e poi effettua due azioni diverse col suo Ranger. il gioco procede scandito dalle carte cronaca che ci raccontano l’avanzare della storia: ogni cronaca procede in modo diverso, obbligandoci in taluni casi ad effettuare scelte improvvise o a cambiare repentinamente il percorso che ci eravamo prefissati.

A tutto questo si aggiungono i problemi che andranno ad affliggere le popolazioni locali, gli eventi che danneggeranno irreparabilmente il nostro turno (o turni) e l’incarico ricevuto dai nostri superiori che condizionerà in qualche modo il nostro stile di gioco per la partita.

partita in corso

Essendo Oltre un gioco narrativo di carte è scontato che ad un certo punto si arrivi ad aver visto tutte le cronache ed aver letto tutte le carte. Nonostante questo, avendo a disposizione 7 cronache diverse e soprattutto 11 incarichi diversi che potremo andare a mescolare, le partite saranno sempre diverse! Tra l’altro alcune cronache presentano due diverse condizioni di vittoria, una meno performante dell’altra, così che potremo rigiocare la stessa cronaca cercando di fare meglio dell’ultima partita e vincere meglio.

Oltre si avvicina al gioco di ruolo per la sua forte componente narrativa, rimanendo però a tutti gli effetti un gioco da tavolo avvincente e soprattutto per tutti, giocatori rodati o meno, nonni, zii e chiunque sappia leggere ad alta voce. A noi piace moltissimo e lo giochiamo spesso la domenica; Tommaso, poi, è il fan più accanito di tutti. Non abbiamo l’espansione che inserisce nuovi scenari anche più cupi, ma finora non ne abbiamo sentito la necessità; anche se, devo dire che la curiosità è tantissima…

Il commento di mio marito: io canto le donne, i ranger, l’arme, gli amori