Maestri del Rinascimento mi ha conquistata appena ho scoperto che ci sono biglie colorate al suo interno.

Quando ho preso questo gioco sinceramente non sapevo assolutamente chi fossero gli autori; sapevo però che questo gioco (perché scritto sulla scatola) è una edizione legata ad un gioco molto apprezzato nell’ambiente, Lorenzo il Magnifico; io stessa in quel periodo andavo cercando, agli eventi ludici che frequentiamo, Lorenzo il Magnifico per provarlo. Uscito Maestri del Rinascimento, capite bene che mi ci sono proprio buttata!

la scatola
  • Numero giocatori: 1-4
  • Età: 14+
  • Casa Editrice Recensita: Cranio Creations
  • Autori: Simone Luciani e Nestore Mangone
  • Ingombro sul tavolo: Medio*

(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante, tavolo da 6+ persone)

Ho dovuto aspettare un po’ prima di poter avere Maestri del Rinascimento, ma sono stata ripagata dell’attesa in modo pazzesco…

tutto in ordine nella scatola

Nell’ultimo anno, agli eventi ludici di Gdt Romaplayer abbiamo avuto modo di conoscere Nestore Mangone, che ci ha fatto provare il suo Darwin’s Journey: a parte incontrare una persona pacata e gentile, e soprattutto mooolto paziente, visto che ha avuto modo di rispiegare le regole un 100 volte di seguito ad altrettante persone, ho capito che Maestri del Rinascimento mi piace perché il modus operandi di Mangone è assolutamente nelle mie corde. Sicuramente Maestri del Rinascimento ha meccaniche molto più semplici, ma devo dire che chi ha provato anche Darwin’s Journey potrà riconoscere la stessa mano, quel non-so-che che è proprio di Nestore Mangone.

Maestri del Rinascimento è abbastanza veloce, e come aspetto innovativo introduce l’uso delle biglie colorate come motore di appropriazione delle risorse; aspetto che genera curiosità e che lo rende interessante anche agli occhi di non giocatori.

il mercato delle biglie

Una volta posizionato il mercato biglie sul tavolo, le carte produzione e date ai giocatori le 4 carte leader (se ne scelgono due da tenere) assieme alla plancia personale con il segnalino fede, si può iniziare a giocare.

La plancia presenta tre spazi destinati alle carte produzione ed uno spazio produzione sempre disponibile che permette di scambiare 2 risorse qualsiasi per ottenerne una; inoltre, il tracciato dei punti-fede e lo spazio per le risorse, diviso in due aree: in alto 3 mensole sulle quali andremo a inserire le risorse prese tramite il mercato delle biglie, in basso un baule destinato alle risorse prodotte tramite l’uso delle carte (potenzialmente infinito).

la plancia giocatore

Abbiamo appunto le carte produzione che sono suddivise per 3 livelli e 4 colori, e che permetteranno di scambiare le risorse in nostro possesso in vari modi, consentendoci di ottenere più facilmente le risorse di cui abbiamo bisogno per comprare ulteriori carte e per poter sfruttare al meglio le nostre carte leader.

Il mercato è formato da tredici biglie: 2 per ognuno dei 4 colori corrispondenti alle risorse, una rossa che è legata al tracciato-fede, e poi 4 bianche, che non forniscono alcunché. Durante l’azione mercato si può scegliere una qualsiasi riga o colonna della griglia e prendere tutte le risorse indicate dai colori delle biglie; il punto fede va sul tracciato, mentre le risorse devono trovare posto sulle tre mensole, tenendo presente che ogni mensola deve contenere un solo tipo di risorse diverso dalle altre. Quel che non possiamo posizionare si deve scartare, dando un punto fede agli avversari. Fatto tutto ciò si prende la biglia fuori dalla griglia e la si inserisce in testa alla riga o colonna prescelta, scalzando l’ultima e così, modificando l’assetto del mercato, impediremo agli altri giocatori di fare esattamente la stessa nostra pescata.

Ad ogni turno ogni giocatore può svolgere una di tre azioni possibili: acquisire una delle dodici carte visibili, pagandone il costo; scegliere dal mercato una fila o riga di biglie, acquisendo le risorse corrispondenti; attivare la produzione, sfruttando tutti gli scambi resi disponibili dalle carte in nostro possesso.

I materiali sono molto buoni, le biglie sono solide in plastica dura, ed anche la plancetta del mercato è piuttosto robusta. Tutto ciò che è in cartoncino, dalle plance ai piccoli token punteggio, è molto resistente; anche i token in legno delle risorse sono solidi, molto belli da vedere e ben colorati.

Maestri del Rinascimento l’ho già proposto ai miei figli (9-11anni), anche se non hanno ancora l’età consigliata; essendo però già abituati a varie meccaniche di gioco, hanno voluto provarlo. Solitamente non sono molto favorevole a cambiare le regole del gioco in favore di una semplificazione: non mi piace cambiare un gioco solo per renderlo più semplice: penso però che sia legittimo, semplificare la concatenazione degli “eventi”. Questo è ciò che ho fatto con i miei figli: abbiamo giocato svolgendo tutte e tre le azioni in uno stesso turno, prevedendo la possibilità di collocare le stesse risorse su più mensole, senza cedere punti fede agli avversari. In questa maniera la sostanza del gioco non è cambiata tanto, ma per loro è stato più facile visualizzare la sequenza di produzione, invece di spalmarla su più turni. Anche con queste modifiche ci siamo divertiti, e questo è proprio la prova che la dinamica di gioco è ben concepita, conservando il suo senso e il suo gusto, anche con queste piccole varianti.

partita in corso

Maestri del Rinascimento è un gioco strategico e assolutamente astratto. Fondamentalmente si basa sulle combo delle carte che prenderemo: più saremo bravi a visualizzare il processo della produzione, più riusciremo a finalizzare l’acquisto delle carte. Il gioco è veloce, anche se ci sarà bisogno di pensare un po’ durante certi turni, soprattutto quando ci toglieranno la carta che avevamo puntato. La partita terminerà all’acquisto della settima carta, oppure nel momento in cui un giocatore avrà raggiunto la fine del tracciato fede.

giocando

Un gioco super promosso che veramente lascia (a me) un senso di tempo ben speso, e divertimento; l’età definita dalla scatola secondo me è super azzeccata e non lo proporrei a bambini di età inferiore (a meno che non siano giocatori navigati come i miei, in ogni caso mantenendo le modifiche che abbiamo sperimentato così da velocizzare e rendere appaganti i turni di gioco anche per i più piccoli).

il regolamento

Confesso di non aver ancora giocato a Lorenzo il Magnifico, perciò non posso fare paragoni; ma forse questo è un bene, visto che ho potuto godere di questo titolo per come è, senza paragonarlo ad un titolo certamente più corposo e sicuramente (visti i commenti dei giocatori) molto ben fatto e pensato.

Il commento di mio marito: non amo le combo di carte, ma devo dire che questo sistema delle biglie lo caratterizza molto, e lo rende interessante