A chi non piace vedere un bell’effetto domino?

Se non ricordo male Aya è uno dei primi giochi che ho preso per i miei figli. Scelto leggendo delle recensioni, appena arrivato ed intavolato con i nostri amici, 4 adulti insieme, non siamo riusciti a capire dove fosse il gioco: cosi quella sera sono andata a dormire piena di dubbi. Poi, il giorno dopo, ho provato a giocarlo con Antonio e Tommaso ed ecco svelato l’arcano… Il gioco è dato proprio dalla caduta delle tessere! I miei figli lo adorano.

la scatola
  • Numero giocatori: 2-5
  • Età: 8+
  • Versione recensita: Ghenos Game
  • Autori:  Olivier Gregoire, Thibaut Quintens, Julien Hanoteaux, Cedric Michiels
  • Ingombro sul tavolo: Medio*

(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante: tavolo da 6+ persone)

i componenti

Aya è un gioco pensato per i bambini, con una fortissima ambientazione Naturalistica, in quanto simula una passeggiata nella natura per scattare meravigliose foto al paesaggio ed alla fauna locale. La meccanica di gioco è originale: pescheremo a caso delle tessere paesaggio, che dovremo posizionare in piedi sul nostro tavolo, avendo cura di non farle cadere. Alcune tessere, una volta collocate sul tavolo ci daranno la possibilità di scegliere se fare una foto ad un animale oppure esplorare un certo tipo di paesaggio.

E’ fondamentalmente un gioco di destrezza, che aiuta tantissimo ad affinare la motricità fine dei bambini: particolarmente difficile sarà evitare di far cadere le tessere nella fase di posizionamento, tanto più che ogni volta dovremo rimettere in piedi tutte le tessere cadute. E, attenzione, perché il tempo è limitato a due giri di clessidra!

una partita appena conclusa

Poi, come se già non fosse difficile posizionare le tessere, ogni qual volta decideremo di scattare una foto ad un animale dovremo posizionare sopra le tessere miracolosamente ferme, dei cartoncini tondi raffiguranti gli animali di quel territorio, insomma il nocciolo del gioco non è, come pensavamo noi adulti, costruire questa passeggiata, ma riuscire a farlo il più velocemente possibile, senza far cadere tutto e sperando di essere riusciti a posizionare correttamente le tessere in vista del gran finale.

Noi, naturalmente, che siamo dei veri avventurieri, lo giochiamo su un tavolo traballante, per rendere il tutto più difficile….però, ripeto, i miei figli si divertono, proprio perché è una sfida contro se stessi riuscire a fare una passeggiata lunga, tortuosa e piena di foto.

le tessere animale

Dopo i due giri di clessidra che scandiscono la fase di posizionamento tessere, andremo alla fase conclusiva del gioco, ovvero ad innescare l’effetto domino. Con una schicchera alla tessera iniziale dovremo sperare di riuscire a buttar giù il maggior numero di tessere possibile. Ogni volta che l’effetto a catena si interromperà occorrerà dare una nuova schicchera, e così via finché tutte le tessere non saranno cadute. E, naturalmente, quante più saranno le schicchere necessarie, più basso sarà il punteggio ottenuto. Se ci sono più bambini a giocare, poi, questo sarà il momento più difficile da gestire, perché bisognerà decidere chi sarà a dare la prima schicchera.

una partita in corso

Finita la fase della cascata, si conteranno quante foto saremo riusciti a portare a casa: questo dipenderà dalla modalità in cui i cartoncini posti sulle tessere, e le tessere stesse saranno sul tavolo (su questo vi rimando al regolamento perché è un po’ lungo da spiegare). Insomma un gioco di destrezza nella prima parte, e poi di fortuna nella fase cascata e nel guadagno dei punti. Il gioco ci darà un voto secondo il punteggio che avremo ottenuto.

dettaglio

Altro aspetto meraviglioso di Aya, è il libretto annesso, che descrive le diverse specie animali presenti nel territorio, pieno di informazioni che i miei figli amano leggere. Tantissime volte Antonio ha tirato fuori il gioco solo perché voleva leggere di questo o quell’altro animale.

Il box animali nel regolamento

Io ho imparato ad apprezzare Aya, proprio giocandolo con i miei figli, lasciandomi contagiare dal loro entusiasmo. Quanto al target, direi che è adeguato; il suo aspetto educativo lo rende inoltre un ottimo ausilio nello studio delle scienze e perchè no, lo proporrei anche agli insegnanti delle elementari come gioco didattico da fare in classe. Insomma se non avete figli troppo litigiosi, e amanti della natura e degli animali, direi che questo gioco farà molto al caso vostro.

Il commento di mio marito: io, che non ho motricità fine, lo trovo snervante