Azul me lo sono regalato perché mi sono innamorata delle sue piastrelline! Oramai se mi leggete da un po’ avrete capito che io mi faccio catturare da tutto ciò che è colorato coccoloso e tridimensionale…
- Numero giocatori: 2-4
- Età: 8+
- Versione recensita: Ghenos Game
- Espansioni e nuove versioni : Azul:le vetrate di Sintra – Azul: padiglione estivo – Azul: mosaico di cristallo – Azul: il giardino della regina – Azul: Master chocolatier – Azul mini
- Autori: Michael Kiesling
- Ingombro sul tavolo: Medio*
(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante: tavolo da 6+ persone)
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Azul è uno strategico con pochissime semplici regole, ma che se giocato bene diventa cattivissimo.
L’autore del gioco è già una garanzia, ha al suo attivo una carrellata di giochi strategici molto apprezzati e premiati; anche Azul tra l’altro è stato premiato con lo Spiel des Jahres 2018.
Partiamo dai materiali: abbiamo 9 dischi di cartoncino decorato sui quali andremo a mettere le piastrelle tridimensionali di plastica dura, pescate da un sacchetto di tela molto bello, e poi le nostre plance double-face, di cartoncino abbastanza spesso.
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Tutta la grafica del gioco si rifà al tema: Azulejos portoghesi… vi ho mai detto che la meta del nostro viaggio di nozze è stata il Portogallo?? Abbiamo amato tantissimo il Portogallo, si mangia benissimo, il portoghese si riesce a capire quel tanto che basta per potersi muovere senza problemi e gli edifici sono veramente bellissimi con tutte quelle mattonelle azzurre, bianche, rosse… le stesse che ritroviamo in versione mini nel nostro gioco!
Lo scopo del gioco è piazzare le meravigliose tesserine colorate sulla propria plancia in modo da ottenere più punti possibile e sbaragliare gli avversari a suon di azulejos.
Secondo il numero di giocatori si piazzano al centro del tavolo a formare un cerchio un numero di vassoi pari al doppio dei giocatori più 1. Su ogni vassoio si posizionano 4 tesserine estratte casualmente dal sacchetto. La tessera “primo giocatore” va messa al centro del tavolo.
Ognuno prende una plancia e un cubetto segnapunti. Il giocatore di turno, dovrà selezionare uno dei vassoi e prelevare tutte le tessere del colore prescelto, spostando le rimanenti al centro del tavolo.
Dal momento in cui ci saranno delle tessere al centro del tavolo, i giocatori potranno scegliere se prelevare le tessere prescelte, da un vassoio oppure dal centro del tavolo. In ciascun caso, sarà obbligatorio prendere tutte le tessere disponibili. Inoltre, il primo giocatore a pescare dal centro, acquisirà la tessera “Primo Giocatore” (che varrà nel turno successivo), maturando però un punto di penalità.
Ad ogni turno, le tessere prelevate dal vassoio o dal centro del tavolo dovranno essere piazzate su un’unica linea fra quelle disegnate sulla sinistra della nostra plancia (che potranno ospitare solo tessere dello stesso colore), cercando di riempire il numero esatto di spazi vuoti. Le tessere superflue, varranno invece come punti negativi.
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Una volta che saranno state prelevate e posizionate tutte le tessere dai vassoi e dal centro, si procederà a calcolare i punti del turno. Si procederà in questo modo: per ogni riga completata sulla nostra plancia, a cominciare da quella più in alto, dovremo trasferire una delle tessere nel corrispondente spazio libero della griglia a destra (muro). Così facendo otterremo ogni volta un punteggio equivalente alla somma della tessera posizionata con tutte quelle ortogonalmente adiacenti; di questo punteggio occorrerà prendere immediatamente nota sulla tabella punteggio nella parte superiore della plancia. Le altre tessere rimaste dalle linee completate verranno invece spostate nella riserva.
I primi turni sono molto semplici, in quanto non avendo posizionato tessere nel riquadro a destra potremmo decidere con molta libertà quali, fra le righe di sinistra, cercare di completare. Sulla corrispondente riga di destra potremo però posizionare una sola tessera per ciascun colore, così che man mano che andremo a riempirne gli spazi, diverrà sempre più difficile effettuare la nostra scelta senza esporci a dure penalità. Concettualmente, si potrebbe associare Azul ad una specie di Sudoku cromatico.
La partita ad Azul termina quando un giocatore completa almeno una delle righe orizzontali della griglia di destra. A questo punto ciascun giocatore potrà aggiungere ai punti già guadagnati eventuali punteggi bonus: 2 punti per ogni riga orizzontale completata, 7 per ogni colonna, e 10 per ogni set di colore completato.
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Il gioco non ha una interazione diretta tra i giocatori, salva la possibilità di scegliere tessere o vassoi puntati da altri. Man mano che si gioca, ci si affinerà, e si inizierà a tenere moltissimo conto della situazione delle plance altrui, e impareremo anche a contare i turni di pesca restanti. in tal modo riusciremo anche a mettere in difficoltà gli altri giocatori, limitando le loro possibilità di scelta e costringendoli nella situazione di dover pescare tessere che non possono posizionare: vi assicuro che dopo un po’ di partite, inizierete ad accumulare o far accumulare punti penalità come se piovessero.
Il gioco non è per nulla banale, è profondamente tattico e si presta a svariate possibili cattiverie. Il gioco scala bene dai due ai quattro giocatori. Per quanto riguarda la longevità, avendo una doppia plancia con uno schema libero (che noi abbiamo provato un paio di volte ma poi ci siamo arresi perché evidentemente non riusciamo ad avere l’attenzione che si richiede, spesso facendo una marea di errori che finiscono per invalidare il gioco), non vedo grossi problemi .
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A me Azul piace tantissimo. Ho già iniziato anche i miei figli e devo dire che dagli 8 anni in poi, se sono propensi al gioco astratto, possono farlo tranquillamente. Certamente, è un gioco impegnativo, perché bisogna ben calcolare i piazzamenti; i miei figli tendono in effetti a giocarlo quando non sono stracaricati di compiti, e soprattutto di pomeriggio. Noi adulti invece abbiamo passato varie serate con Giovanni e Blanca a sfidarci e cercare di farci le cattiverie, anche accollandoci numerosi punti negativi, pur di caricare altri (vedi Giovanni) di altrettante penalità! Che dire… è un gioco premiato, la lista di espansioni uscite con cadenza quasi annuale è garanzia di successo e di divertimento. Non posso che consigliarlo!
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Poco tempo fa abbiamo partecipato ad un Sunday game organizzato da Gdt Roma Players al Pandorum, un pub ludico di Roma e abbiamo avuto l’occasione di far impegnare i nostri figli a giocare con i i figli di un’altra coppia, così che noi 4 genitori (incredibile) potessimo essere finalmente liberi di giocare senza ragazzini intorno. Ebbene, abbiamo intavolato Azul Summer Pavillion.
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Avendolo giocato una volta sola posso solo fare considerazioni superficiali e un po’ “a pelle” su questa versione. Devo dire però che ci è piaciuta molto. Il posizionamento delle tessere è assai più tattico ed aggiunge una serie di condizioni che possono mutare nel corso del gioco: da un lato questo renderà più complicato realizzare i nostri obiettivi, dall’altro ci darà una certa libertà di modificare la nostra strategia durante la partita. Bisogna tenere sotto controllo molteplici fattori, e al confronto, la versione base finisce per diventare una sorta di entry level. Il pomeriggio di gioco è stato assolutamente piacevole: i nostri figli hanno giocato una carrellata di giochi, anche se ho il sospetto che molte partite le abbiano abbandonate a metà; quanto a noi grandi, abbiamo avuto questa bellissima occasione di giocare senza doverci preoccupare troppo di loro, occasione rarissima, se non quasi assente nella nostra quotidianità. Torneremo sicuramente a questo tipo di eventi, proprio perché danno l’occasione di rilassarsi e stare insieme ad altri appassionati, magari provando giochi che obiettivamente non ci possiamo permettere di avere.
Il commento di mio marito: il base non è fra i miei preferiti. Summer pavillion:decisamente promosso
trovi il gioco qui