“Hey, giardiniere, dove sono i miei bambù? Li ha mangiati tutti il panda!”

Takenoko è il primo gioco richiesto espressamente come regalo da Antonio, il quale se ne è innamorato vedendo un game play su youtube insieme a me!

  • Numero giocatori: 2-4
  • Età: 8+
  • Versione recensita: Asmodee
  • Versione in lingua Italiana: Asmodee
  • Espansioni: Takenoko: chibis
  • Autori: Antoine Bauza
  • Ingombro sul tavolo: medio*

(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante: tavolo da 6+ persone)

La scatola

Da quando Takenoko è arrivato, lo si intavola con una certa cadenza fissa; le prime partite le abbiamo fatte a numero pieno di giocatori, ora le facciamo di solito dopo pranzo io ed Antonio prima di prendere a scuola il fratellino. Mentre scriviamo questa recensione – eh sì, mi sto facendo aiutare da mio figlio – sta dicendo che gli viene voglia di giocare.

La recensione di mio figlio si riassume in : è troppo bello, vorrei giocarlo continuamente!

Come dargli torto? Takenoko ha tanti componenti bellissimi: ci sono le tessere esagonali del terreno, divise in tre tipologie diverse riconoscibili dal colore, giallo, verde e rosa; c’è il bambù che è fatto di legno molto resistente e ben colorato, ci sono le carte obiettivo divise in tre tipologie: panda, giardiniere e terreno, ci sono poi le tesserine, anch’esse esagonali, che rappresentano: fertilizzante, acqua e recinzione, poi ci sono i canali d’acqua di plastica blu e il dado meteo, anch’esso di legno; infine i segnalini azione in legno, decorati in maniera diversa per ogni giocatore, oltre alle 4 plancette giocatore.

Ma il vero punto di forza sono le miniature del panda e del giardiniere, veramente bellissime!

I componenti

Il gioco si articola in turni nei quali il giocatore, dopo aver tirato il dado meteo, che attiverà determinati effetti per quel turno (far crescere un bambù a scelta, poter prendere una tesserina miglioria, fare in quel turno una mossa in più…) , potrà scegliere di eseguire fino a due azioni tra queste: coltivare il giardino zen (tramite la pesca di nuovi esagoni terreno), irrigare (tramite l’utilizzo di canali), far crescere il bambù (muovendo il giardiniere), mangiare il bambù (muovendo il panda) o pescare nuove carte obiettivo. Lo scopo del gioco è soddisfare gli obiettivi indicati dalle carte nella nostra mano (nutrire il panda, far crescere una certa specie di bambù, o sviluppare il giardino). Al raggiungimento di ciascun obiettivo, in qualsiasi momento del gioco, ciascun giocatore potrà svelare la carta relativa dalla sua mano, conseguendo il punteggio in essa indicato. È possibile svelare obiettivi già conseguiti in turni precedenti, tenendo conto che il limite massimo di carte che si possono tenere in mano è pari a 5. Quando un giocatore completa il numero di obiettivi richiesto per far terminare il gioco (7), otterrà anche la tessera bonus dell’imperatore. A partire da quel momento, tutti gli altri giocatori potranno svolgere un’ultima azione, dopodiché si procederà al conteggio dei punti.

La crescita del bambù viene rappresentata mediante un sistema di sezioni ad incastro che visivamente rendono bene l’idea della crescita in verticale! Questo è probabilmente il punto di forza del gioco, gratificante sia a livello visivo che ludico.

Partita in corso

Takenoko è un gioco adatto a chiunque, si spiega in 10 minuti e si gioca tranquillamente, ma non diventa mai banale; anzi, possiede una discreta profondità, in quanto le tipologie di obiettivo sono molto varie, così che si potrà perseguire la vittoria attraverso strategie molto diverse. Antonio, ad esempio, punta su obiettivi di un solo tipo, pescando le carte obiettivo da un solo mazzo; io preferisco perseguire simultaneamente obiettivi di diverso tipo.

Le miniature

Il fattore fortuna, seppur presente, è ben miscelato con le altre meccaniche di gioco.
Trattandosi di un 8+, Antonio l’ha chiesto per il suo ottavo compleanno ed alla prima partita, la sera stessa del compleanno, mi era sembrato un po’ spaesato, il che mi preoccupava: avevo paura fosse troppo complicato per lui, nonostante sia un bambino abituato a giocare; ma già alla seconda partita, giocata ad un orario più consono e in un contesto meno caotico, è riuscito ad entrare nel gioco con estrema facilità, senza aver bisogno di aiuto o spiegazioni ulteriori. Così mi sono ricreduta: è un titolo assolutamente azzeccato per quell’età… Ma non solo, in effetti piace molto anche a me e ha riscosso successo tra tutte le persone, anche adulte a cui lo abbiamo proposto.

La partita

Io ho conosciuto Takenoko grazie a Luisa che ci invitò anni fa ad una serata organizzata in un pub con i loro amici giocatori e così, seduti al tavolo, scegliamo questo gioco con la premessa che si sarebbe trattato di un “gioco da femmine”: mio marito dice di non aver voglia di provarlo e gioca ad altro con i maschi; verso metà partita, finito il suo gioco, si unisce a me. A fine partita mi dice: “se non avessero fatto quella premessa lo avrei provato, anche perché quello che ho visto della tua partita non mi sembrava male”. Questo aneddoto lo racconto per esortare il lettore ad uscire dai preconcetti. I giochi vanno provati: o ci piacciono o non ci piacciono!

Vero è che Takenoko è un gioco che oramai ha diversi anni alle spalle e che di giochi con piazzamento tessere ed obiettivi ce ne sono a bizzeffe. Peraltro, questo tipo di meccaniche negli anni sono state parecchio affinate, e in giro si trovano giochi più performanti. A mio avviso, però, Takenoko rimane divertente e accattivante, e merita un occasione: provatelo, perché potreste esserne piacevolmente colpiti e potrebbe regalarvi ore di gioco, forse senza troppe pretese, ma con tanto divertimento e soddisfazione.

Il commento di mio marito: nonostante i colori e le figure tenerone, se riuscirete a comprendere la strategia degli altri, riuscirete anche a dare loro un discreto fastidio

Trovi il gioco qui