- Numero giocatori: 2-4
- Età: 5-99
- Versione recensita: Fiery Dragons – Haba (multilingua)
- Autori: Wolfgang Discherl, Felix Scheinberger
- Ingombro sul tavolo: medio*
(*Minimo: tavolino da bar; Medio: tavolo da 4 persone; Importante: tavolo da 6+ persone)
Forte come un drago (Fiery Dragons) lo abbiamo giocato a casa, un pomeriggio che ci son venuti a trovare i cuginetti. Al tavolo erano seduti: Benedetto di 6 anni, Irene di 9, non abituati a giocare, ed i miei figli: Antonio di 7 e Tommy di 5. ben più avvezzi al gioco organizzato.
Forte come un drago (Fiery Dragons) è, come tutti gli Haba, molto accattivante nei disegni e nelle miniature in legno. Il setup è molto veloce: si forma il bordo del vulcano di forma circolare e si sistemano le tane dei draghi nei 4 alloggi ad incavo; poi, si posizionano le tessere a testa in giù al centro del percorso, e si può iniziare il gioco.
I draghetti corrono intorno alla bocca del vulcano e vince chi riuscirà a tornare per primo alla sua tana. Scelto il proprio colore, il giocatore più giovane inizia girando una delle tessere drago circolari nel centro del vulcano: il suo drago potrà avanzare solo se la tessera scoperta rappresenterà l’animale raffigurato sulla casella dove attualmente si trova; se si vuole, dopo essersi mossi, si potrà girare un’altra tessera drago.
Attenzione, però: le tessere drago non raffigurano solo animali ma anche draghi pirata, che faranno retrocedere il draghetto di un certo numero di caselle. il turno finisce nel momento si gira una tessera che non consente alcun movimento. A questo punto, tutte le tessere drago scoperte vengono rigirate, e si passa al giocatore successivo.
Il meccanismo di gioco di Forte come un drago (Fiery Dragons) è il Memory in tutto e per tutto: ho notato che i bambini più grandi, e più capaci di concentrazione, hanno una capacità di ricordare le tessere notevolmente superiore; nei fatti la partita praticamente è stata una sfida per fasce di età. Questo può essere considerato a mio avviso, un limite, in quanto bisogna intavolare il gioco con età omogenee se vogliamo avere una partita ad “armi pari”, ed evitare che invece prevalga la frustrazione come invece è accaduto a chi, povero, non riusciva a ricordare la posizione delle tessere girate, forse anche perché più incline a distrarsi.
In conclusione, lo trovo un gioco valido, che rende il Memory più avvincente ma che rimane fortemente dipendente dall’età dei giocatori. I materiali sono come sempre molto robusti e belli, tra l’altro la confezione è tascabile perciò si porta facilmente fuori casa.